Il karate è inseparabilmente legato all’arte cinese del combattimento. Tuttavia esistono differenze innegabili tra i due, così come esistono differenze innegabili fra gli stili, praticati da alcuni maestri, che sono all’origine delle principali scuole di karate oggi conosciute: Gichin Funakoshi è stato il primo a formare una scuola di karate a Tokyo, ma altri maestri, C. Miyagi e K. Mabuni, svilupperanno, dopo G. Funakoshi, la loro scuola nel Giappone centrale. Alla fine della loro vita questi tre maestri avranno avuto – fenomeno del tutto nuovo in rapporto alla tradizione di Okinawa – un numero di allievi considerevole. Esistono a Okinawa numerosi dojo di karate; questi si collocano in due grandi correnti tradizionali: Shorin e Shorei. Le tre scuole Shorin-ryu, Goju-ryu e Uechi-ryu sono considerate come le più importanti. Vi si può ricollegare la scuola Shito-ryu, poiché l’insegnamento di questa scuola è stato elaborato a Okinawa da K. Mabuni, che in seguito si è insediato a Osaka, dove la sua scuola si è sviluppata. Le scuole Shorin-ryu e Goju-ryu sono relativamente ben conosciute al di fuori del Giappone.
Le correnti: Shorin e Shorei
Le scuole di karate a Okinawa sono abitualmente collocate in due grandi correnti: Shorin e Shorei. Tuttavia, finora, nessuno ha potuto precisare come e quando queste due correnti o scuole si siano formate a Okinawa, né la loro relazione esatta con le scuole cinesi. Anko Itosu scrive: “Il karate non deriva né dal confucianesimo, né dal buddismo. Esso è stato introdotto molto tempo fa dalla Cina, con le correnti Shorin-ryu e Shorei-ryu…”. G. Funakoshi tenta di precisare la distinzione tra queste due correnti: “Nondimeno, se i kata devono essere classificati, si può, in maniera molto generale, distinguere due grandi gruppi: quelli che appartengono allo Shorei-ryu (scuola Shorei) e quelli che appartengono allo Shorin-ryu (scuola Shorin). Il primo mette l’accento sullo sviluppo della forza fisica e della potenza muscolare; è sorprendente per l’impressione di forza che sprigiona. Al contrario, la scuola Shorin è molto leggera e richiama senz’altro il rapido volo del falco. In verità, è molto impressionante osservare un uomo possentemente costruito eseguire un kata della scuola Shorei, soggiogando l’osservatore con l’impressione della sua forza assoluta; ma bisogna riconoscere che tende a mancare di velocità. Allo stesso modo, non si può evitare di restare molto impressionati alla vista di un uomo slanciato che, con gesti cosi rapidi quanto quelli di un uccello in volo, esegue un kata della scuola Shorin, con tecniche dalla scintillante vivacità, risultato di un allenamento intensivo. I due stili sviluppano lo spirito e il corpo e l’uno non è migliore dell’altro. Essi hanno entrambi i loro punti deboli e i loro punti forti e coloro che vogliono studiare il karate devono riconoscere questi punti e studiarli di conseguenza. Secondo questa classificazione, la scuola Goju-ryu si ricollega allo Shorei. Le due scuole Shorin-ryu e Matsubayashi-ryu (gli ideogrammi di Matsubayashi possono anche leggersi Shorin), che comprendono diverse diramazioni e si situano in gran parte nella discendenza di Matsumura e di Itosu, fanno parte dello Shorin. La scuola Shito-ryu partecipa di entrambe. La scuola Uechi-ryu è la ripresa di una scuola cinese introdotta a Okinawa da K. Uechi alla fine del secolo XIX. Essa si pone quindi al di fuori di questa classificazione e proviene direttamente da una delle numerose correnti di Shaolin quan del Sud della Cina. Si avanza l’ipotesi che Shorin e Shorei provengano dalla stessa denominazione: “Shaolin“. La lingua locale di Okinawa è un dialetto della lingua giapponese in cui le pronunce delle lettere “r” e “l” non sono distinte. Di fatto la parola cinese “Shaolin” è generalmente pronunciata in giapponese “Shorin“. E’ probabile che il termine Shaolin sia stato pronunciato dagli Okinawesi “Shorin” in una certa epoca, e “Shorei” in un’altra. Penso quindi che Shorin e Shorei designino entrambi la “boxe del tempio Shaolin” o Shaolin quan. In effetti il tempio Shaolin risale alla fine del secolo V e il termine Shaolin quan proviene da questo tempio. Nel corso della storia questo tempio è stato distrutto e parecchi templi con questo nome sono stati costruiti, poi distrutti e ricostruiti in regioni diverse della Cina, includendo ogni volta le particolarità delle arti di combattimento della zona. Lo Shaolin quan si è diversificato a un punto tale che lo Shaolin quan del Nord e quello del Sud sono completamente diversi. La denominazione Shaolin quan ricopre dunque un numero molto grande di correnti dell’arte del combattimento. Per questo non sarebbe sorprendente che due forme dell’arte del combattimento tanto diversi come quelle descritte da G. Funakoshi siano state introdotte sotto uno stesso nome, “Shaolin“, e che gli Okinawesi abbiano captato foneticamente ora “Shorin” ora “Shorei“. In tal caso, è normale che non possiamo trovare i nomi delle scuole Shorin e Shorei in Cina. Le radici della diversità delle scuole di karate di Okinawa risalirebbero allora alla diversità delle correnti dello Shaolin quan in Cina.